Fondato nel 1977 e ospitato nel complesso monastico di San Benedetto Po, fondato da Tedaldo di Canossa nel 1007, il Museo Civico Polironiano, con oltre 13.000 oggetti, propone testimonianze materiali e immateriali della pianura fluviale solcata dal Po, tra le Prealpi e l’Appennino Tosco-Emiliano. Comprende sezioni dedicate alla cultura materiale e alla società rurale, alla magia, alla religione popolare, alle leggende locali e alle espressioni artistiche del mondo padano. Di notevole interesse anche la collezione di carri agricoli reggiano-modenesi e la collezione storico-archeologica, esposta nei seminterrati dell'ex refettorio monastico . Una menzione particolare meritano le ricche e preziose raccolte di burattini e di marionette, nonché le scenografie originali dipinte dei fondi Besutti e Zaffardi.
Il refettorio era il luogo dove i monaci consumavano i loro pasti e dove lavorarono due importanti artisti: Girolamo Bonsignori che dipinse l’Ultima Cena su una tela incastrata nel muro, e Antonio Allegri detto “il Correggio”, che tra il 1513 e il 1514 affrescò l’architettura dipinta in cui il Cenacolo si immaginava inserito. Espone testimonianze e reperti archeologici del cenobio benedettino, ceramiche conventuali, sculture e materiali fittili e lapidei.
Il ricco patrimonio conservato all'interno del museo è catalogato in Lombardia Beni Culturali.
Il Museo Civico Polironiano è stato riconosciuto come Museo provvisoriamente nel 2004 e definitivamente nel 2011.