Ospitato in un edificio quattrocentesco, il Museo offre un’ampia visione dell’archeologia della Valle Sabbia e dell’area gardesana occidentale, dal Paleolitico Medio all’epoca post rinascimentale. Espone reperti provenienti da vari siti del territorio, dalla grotta pleistocenica del Buco del Frate agli accampamenti militari della Faita, risalenti al '600.
Di particolare interesse sono i rinvenimenti di Monte Covolo, la palafitta del Lucone di Polpenazze e la necropoli romana di Salò.
Particolare attenzione è accordata ai materiali provenienti dagli abitati palafitticoli dell’età del Bronzo del Lucone di Polpenazze, inserito nel sito UNESCO "Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino".
Il Museo Archeologico della Valle Sabbia è stato riconosciuto come Museo nel 2004.